L’intervista a Carlo Zucchini su Repubblica Bologna

by frb-editor 7 Settembre 2016

Nei giorni scorsi abbiamo letto l’intervista a un socio della precedente gestione del Bologna 1909 fc  su un quotidiano locale. Abbiamo riflettuto in questi giorni se fosse opportuno fare emergere una nostra posizione in merito tenendo conto come tali parole potessero essere scaturite dalla delusione dopo la pesante sconfitta di Torino o a causa di uno strisciante sentore di negatività che, fondato o meno, indubbiamente si percepisce in una parte della tifoseria. Questa riflessione ci ha portato a ritenere che fosse comunque corretto fare alcune osservazioni.
Concesso all’Ing. Zucchini l’ “onore delle armi” per aver partecipato in più occasioni al salvataggio del Bologna, dal piano Consorte in un momento chiave della recente storia della società rossoblù, alla sua firma sulla fideiussione per l’iscrizione all’ultimo campionato di B, riteniamo che le sue osservazioni critiche sull’ operato dell’ attuale proprietà siano assolutamente discutibili, ancorché ovviamente rispettabili, come qualunque opinione espressa in buona fede.
E’ evidente che l’attuale proprietà abbia effettuato uno sforzo economico considerevole dall’ acquisto a oggi e sicuramente sconosciuto nella storia del Bologna degli ultimi lustri.
Se poi, in conseguenza della necessità di coprire perdite riconducibili a gestioni precedenti e radicate da non breve tempo, queste risorse siano state destinate a salvare la società (e quindi la categoria, il marchio, il palmares, insomma la nostra storia) non ci pare una colpa, ma un merito o quantomeno la manifestazione della volontà di porre le basi su cui costruire qualcosa di duraturo nel tempo. Né deve scandalizzare se fra gli obiettivi di essa vi sia anche quello di creare utilità, sia per essa, sia per permettere un costante finanziamento della Società rossoblù.
Viene imputata alla proprietà una campagna acquisti deludente e si legge che ne sarebbe stato se  una simile mercato fosse stato portato avanti dalla gestione societaria pre- Saputo. Se fosse stato fatto dalla precedente proprietà, probabilmente ci sarebbe stato solo di che rallegrarsi visti i chiari di luna di quei tempi!
Riteniamo quindi che tutta questa negatività sia ingiustificata almeno fino a quando il campo ci mostrerà la fondatezza, o meno, delle preoccupazioni di questi giorni, sulle capacità dell’attacco, sul valore dei giovani (investimento che abbiamo sempre auspicato), nella convinzione che se necessario la società saprà intervenire, a supporto di un tecnico e di uno staff che sono riconosciuti essere tra le eccellenze del nostro campionato.
Ora come ora, siamo convinti  che ciò che conta sia, oltre l’appoggio della tifoseria che non manca mai, anche quello della città, mantenendo quella partecipazione fiduciosa, al di là di tutto, verso la nuova proprietà che, a nostro modesto modo di vedere, delusioni “vere” ad oggi non ne ha fornite.

Il Consiglio Direttivo di Futuro Rossoblu

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